C’era una volta il servizio docce in Caritas, poi è arrivata la lavagna sulla quale disegnare o scrivere, poco dopo si è aggiunta la torta sospesa, il tè caldo e il caffè, una vera colazione, ed è così che piano piano la sala d’attesa ha preso un nuovo aspetto, i muri e i volti si sono distesi la fretta, e l’insofferenza ha lasciato spazio alla calma, alla gentilezza e a qualche sorriso.
L’attesa del proprio turno si è trasformata in opportunità, in occasione di dialogo e condivisione. Il luogo da estraneo è diventato familiare e, come sempre accade quando qualcuno si sente a casa, anche solo per una mattina a settimana, si inizia a progettare, a pensare, a come rendere lo spazio ancora più accogliente e attrezzato per i propri interessi, passatempi. Ed è con questi presupposti che nasce lo “Scaffale errante”, la biblioteca a disposizione delle persone che accedono al servizio delle docce.
Questa idea non è pensata dagli operatori per le persone che accedono al servizio, ma è nata insieme, proprio come accade in una qualsiasi famiglia quando si discute per posizionare un quadro in salotto.
Sarà una piccola libreria riciclata ad ospitare i libri che man mano saranno raccolti e si costituirà con le donazioni di tutti coloro che vorranno condividere un libro che ha significato qualcosa, una sorta di passaggio di testimone per accorciare le distanze tra mondi che non si incrociano facilmente o si fuggono a vicenda.
Lo “scaffale errante” non avrà condizioni, non ci saranno requisiti per l’ottenimento della tessera, niente vincoli, solo fiducia e reciprocità! Anche in questo piccolo segno Caritas sceglie di mettere la persona al centro, senza compromessi e condizionamenti, perché chiunque, anche se “provato e segnato” dalla vita, ha qualcosa da dire e condividere.
Chiediamo quindi, a chiunque abbia un libro che considera importante e che desidera condividere, di donarlo al nostro Scaffale Errante. Sarebbe ancora più bello se sul libro fosse scritta una dedica che spieghi in che modo quelle pagine sono speciali. Noi volentieri lo accoglieremo e lo metteremo a disposizione di tutti nella nostra nuova biblioteca.
Per ovvie ragioni i libri devono essere in buono stato. Si accettano volentieri anche testi in lingua (francese, inglese, arabo, rumeno, russo).
Aspettiamo i vostri libri!