Emergenza Emilia-Romagna.

(25 maggio 2023) Nei paesi colpiti dai forti nubifragi e dalle frane dei giorni scorsi perdura una situazione difficile, soprattutto per chi ha visto le proprie abitazioni o attività lavorative sommerse dal fango e ha perso tutto. Anche se la situazione meteo sembra migliorare, restano parti di città e molte case allagate. “Molti piccoli paesi – riferisce il Delegato regionale delle caritas dell’Emilia Romagna, Mario Galasso – sono bloccati a causa delle frane, e alcune persone risultano ancora irraggiungibili. Il sole asciuga ma al contempo compatta il fango, rendendo difficile la sua rimozione”.

“In tutte le diocesi – prosegue Galasso – si sono resi disponibili moltissimi volontari, provenienti dalle più disparate realtà (parrocchie, associazioni ecclesiali e laiche, ecc.), e anche persone di altre confessioni religiose, come la decina di giovani musulmani che hanno dato una mano a ripulire dal fango il Seminario di Forlì, o i rappresentanti della Sikhi Sewa Society che hanno supportato la Caritas di Faenza”. Così il servizio al prossimo diviene anche un luogo di incontro e di dialogo.

“Ma al momento la priorità rimangono le persone. In coordinamento con i Comuni cerchiamo di venire incontro alle loro esigenze pratiche e a supportarle anche dal punto di vista psicologico. Il bisogno più impellente rimane liberare le abitazioni e i locali dall’acqua e dal fango, in modo da far ritornare le persone sfollate quanto prima nelle loro case”, conclude Mario Galasso.

Caritas Italiana è stata da subito in contatto con le Caritas diocesane dell’Emilia Romagna per assicurare vicinanza e un coordinamento su vari fronti, facendo tesoro anche della lunga esperienza dei “gemellaggi”, mettendo al centro l’accoglienza delle persone rimaste senza casa e l’accompagnamento di quelle in situazioni di particolare fragilità e difficoltà.

La Presidenza della CEI ha disposto un primo stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte alle necessità della popolazione colpita dall’ondata di maltempo che sta flagellando l’Emilia-Romagna.
“Vogliamo esprimere, anche con questo gesto concreto, la prossimità della Chiesa in Italia alle tantissime persone che, a causa dell’alluvione e delle esondazioni, sono sfollate, avendo perso tutto o molto. Continuiamo a farci prossimi e a pregare per quanti, in questo dramma, hanno perso anche la loro vita. Siamo grati alle diocesi, alle parrocchie, agli istituti religiosi che non hanno lasciato sole le comunità dell’Emilia-Romagna”, afferma il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI. Lo stanziamento della Presidenza CEI è stato erogato attraverso Caritas Italiana che è in contatto continuo con le Caritas delle diocesi colpite da questa emergenza per monitorare la situazione e provvedere alle prime urgenze.

Ad oggi non è stata indetta una colletta nazionale,  ma è sempre possibile contribuire con una donazione a Caritas Italiana per sostenere le popolazioni colpite e i progetti di ripartenza.

Questi i riferimenti di Caritas Italiana per far convergere le offerte con causale “Emergenza alluvione 2023” in modo da agevolare il coordinamento e la programmazione degli interventi.

– Conto corrente postale n. 347013;

– Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
– Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
– Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
– UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
– Banco BPM, Piazza Meda, Milano – Iban: IT76 Y 05034 01647 000000009900

Le donazioni possono essere fatte anche online dal sito di Caritas Italiana (https://donazioni.caritas.it).

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