Premessa e cronistoria
Rete Luce nasce su iniziativa della Caritas Diocesana di Adria-Rovigo, come revisione del progetto di collaborazione con lo Sportello Unico Immigrazione della prefettura di Rovigo già in essere nel biennio 2012-2014.
Credendo nella mediazione del conflitto come strumento di affermazione della legalità e della solidarietà, la Caritas diocesana ha scelto di ridefinire la sua presenza all’interno dello Sportello Unico passando da una logica di sportello di consulenza gestito autonomamente a quello, per l’appunto, di promozione di una Rete territoriale, anche in funzione delle linee di intervento sposate a livello nazionale da Caritas Italiana sul tema dei lavoratori migranti.
Nasce quindi Rete Luce che vede la partecipazione, oltre che delle promotrici Caritas diocesana e Associazione Sant’Andrea Apostolo della Carità, dell’associazione Avvocati di Strada, della CGIL, delle ACLI e del Numero Verde Nazionale Antitratta del Comune di Venezia.
È convinzione profonda della Caritas diocesana che l’autorevolezza, l’esperienza e la professionalità dei soggetti partecipanti a Rete Luce consentano di incontrare e leggere il mondo dei lavoratori migranti con grandi capacità di analisi e di risposta, nell’affermazione di una piena cultura della legalità e della buona accoglienza.
Obiettivi
L’obiettivo specifico della Rete, anche in virtù della possibilità di condividere lo spazio fisico dello sportello Unico Immigrazione presso gli uffici di via Oberdan 22 a Rovigo, è quello di mettere a fuoco i bisogni dei lavoratori migranti, per consentire l’analisi dei processi di inserimento nel tessuto sociale locale, e conseguentemente strutturare azioni mirate di informazione, orientamento, consulenza e supporto specifico per garantire un pieno accesso ai diritti e una responsabilizzazione rispetto ai doveri per chi sceglie di lavorare, anche stagionalmente, nel nostro territorio.
L’intento è inoltre quello di favorire ove possibile l’emersione di situazioni di emarginazione e possibili violazioni dei diritti, e consentire parallelamente l’informazione e l’accesso agli strumenti in essere legalmente garantiti deputati al contrasto di questi fenomeni.
Attività
Prima fase – implementazione dello sportello di consulenza e informazione, a partire da ottobre 2015
L’attività di Rete Luce ha spazio fisico presso l’ufficio a essa dedicato in via Oberdan 22, che sarà aperto al pubblico nelle giornate di lunedì, martedì e giovedì mattina dalle 9,30 alle 12,00. Nella giornata di giovedì è aperto in contemporanea lo Sportello Unico Immigrazione: la mattinata di compresenza è stata concordata con la Prefettura per consentire lo scambio reciproco tra operatori e sancire la collaborazione in essere, pur nel rispetto della specificità dei ruoli.
Seconda fase – attività complementari territoriali
La natura stessa che anima Rete Luce non intende esaurirsi in attività di sportello, ma dare vita, con il supporto di tutti i soggetti partner, ad azioni diverse a livello territoriale (workshop formativi, azioni conoscitive ed esplorative, incontri territoriali, giornate di studio, ecc…), da svilupparsi a partire dai primi mesi dell’anno 2016. L’obiettivo è la promozione di una cultura della legalità, sempre in un’ottica di mediazione del conflitto emergente, attraverso l’utilizzo di strumenti efficaci sia sul piano socioculturale (approfondimenti, giornate di studio, ecc.), che nel supporto alle attività operative della rete (azioni conoscitive territoriali, incontro con testimoni privilegiati, allargamento della rete con l’ingresso di nuovi soggetti partner, ecc.)