Questo sussidio, “Verso un mondo nuovo”, è un umile tentativo di creare una prima occasione di contatto tra il servizio della Catechesi e il servizio di Caritas diocesana.
Come Enzo Biemmi ha detto al Convegno diocesano dei catechisti, l’esperienza della cosiddetta ”ora di catechismo” – se non vuole restare una specie di “missione impossibile” – deve evolvere in “spazi di tirocinio alla vita cristiana”, fatti di proposte di preghiera, di momenti di vita insieme, impastati di parole che facciano risuonare il Vangelo come un “primo annuncio”. Questo piccolo strumento vorrebbe inserirsi in questa linea, vorrebbe tentare di accompagnare la creatività – pur nel breve tempo dell’Avvento – perché le esperienze che si possono offrire ai gruppi riescano a “tenere insieme” la parola di Dio, il dialogo con Lui e anche momenti di vita fatti di interazione tra coetanei, incontri con persone significative, aperture sul mondo, prese di coscienza sulla realtà. Nessuno ha ricette di facile successo, in questa sfida. Anche per questo, il sussidio è più un repertorio di suggestioni e strumenti, che segue il filo rosso della Parola di Dio delle domeniche e della festa dell’Immacolata, mette a fuoco una parola-chiave, un messaggio e un cambiamento verso cui tendere, e poi offre qualche mezzo pratico lasciando al discernimento di ciascuno il compito di mettere insieme il percorso più adatto al gruppo. Le due “esperienze Caritas” presentate in fondo vorrebbero essere solo due piccole finestre attraverso le quali possa iniziare a crescere un rapporto anche con Caritas diocesana; ma la nostra maggior premura è che crescano sempre di più, nel tempo, le interazioni tra il gruppo catechisti parrocchiale (o interparrocchiale) e il gruppo di “animazione della carità” presente in parrocchia (Caritas parrocchiale/interparrocchiale). Nel sussidio ci sono anche suggerimenti per coinvolgere, nella testimonianza del Vangelo ai più giovani, anche altre realtà di servizio o volontariato attive nel territorio (vedi pag. 19). Pensiamo che quanto più i gruppi che animano le tre dimensioni fondamentali della vita cristiana – l’annuncio/catechesi, la preghiera/liturgia e la carità/testimonianza – si abitueranno a pensare e agire insieme, tanto più nasceranno “tirocini di vita cristiana” belli, creativi, coinvolgenti per le famiglie e ricchi della gioia del Vangelo.Nella speranza di poter essere utili e di esserlo sempre di più grazie anche a feed-back e consigli, vi auguriamo di cuore – Equipe di Caritas diocesana e a don Patrizio (Migrantes) – un buon cammino di Avvento.Ringraziamo, per averlo reso possibile, don Andrea e l’Ufficio catechistico diocesano. Il desiderio di entrambi gli uffici – Catechesi e Caritas – è che i sussidi che verranno siano sempre più il frutto di un lavoro comune, magari anche con altri uffici pastorali della diocesi.
Come Enzo Biemmi ha detto al Convegno diocesano dei catechisti, l’esperienza della cosiddetta ”ora di catechismo” – se non vuole restare una specie di “missione impossibile” – deve evolvere in “spazi di tirocinio alla vita cristiana”, fatti di proposte di preghiera, di momenti di vita insieme, impastati di parole che facciano risuonare il Vangelo come un “primo annuncio”. Questo piccolo strumento vorrebbe inserirsi in questa linea, vorrebbe tentare di accompagnare la creatività – pur nel breve tempo dell’Avvento – perché le esperienze che si possono offrire ai gruppi riescano a “tenere insieme” la parola di Dio, il dialogo con Lui e anche momenti di vita fatti di interazione tra coetanei, incontri con persone significative, aperture sul mondo, prese di coscienza sulla realtà. Nessuno ha ricette di facile successo, in questa sfida. Anche per questo, il sussidio è più un repertorio di suggestioni e strumenti, che segue il filo rosso della Parola di Dio delle domeniche e della festa dell’Immacolata, mette a fuoco una parola-chiave, un messaggio e un cambiamento verso cui tendere, e poi offre qualche mezzo pratico lasciando al discernimento di ciascuno il compito di mettere insieme il percorso più adatto al gruppo. Le due “esperienze Caritas” presentate in fondo vorrebbero essere solo due piccole finestre attraverso le quali possa iniziare a crescere un rapporto anche con Caritas diocesana; ma la nostra maggior premura è che crescano sempre di più, nel tempo, le interazioni tra il gruppo catechisti parrocchiale (o interparrocchiale) e il gruppo di “animazione della carità” presente in parrocchia (Caritas parrocchiale/interparrocchiale). Nel sussidio ci sono anche suggerimenti per coinvolgere, nella testimonianza del Vangelo ai più giovani, anche altre realtà di servizio o volontariato attive nel territorio (vedi pag. 19). Pensiamo che quanto più i gruppi che animano le tre dimensioni fondamentali della vita cristiana – l’annuncio/catechesi, la preghiera/liturgia e la carità/testimonianza – si abitueranno a pensare e agire insieme, tanto più nasceranno “tirocini di vita cristiana” belli, creativi, coinvolgenti per le famiglie e ricchi della gioia del Vangelo.Nella speranza di poter essere utili e di esserlo sempre di più grazie anche a feed-back e consigli, vi auguriamo di cuore – Equipe di Caritas diocesana e a don Patrizio (Migrantes) – un buon cammino di Avvento.Ringraziamo, per averlo reso possibile, don Andrea e l’Ufficio catechistico diocesano. Il desiderio di entrambi gli uffici – Catechesi e Caritas – è che i sussidi che verranno siano sempre più il frutto di un lavoro comune, magari anche con altri uffici pastorali della diocesi.