Era tradizione a Napoli che gli avventori dei bar pagassero un caffè in più, oltre a quello da loro effettivamente consumato, a beneficio di uno sconosciuto. Chiunque non potesse permettersi il lusso di una consumazione poteva entrare nel bar e ordinare un caffè sospeso; in caso affermativo poteva così bere il caffè come se gli fosse stato offerto dal precedente avventore. Nella cultura italiana il caffè rappresenta un momento quasi sacro che parla di serenità e di pausa. Ci è sempre piaciuta l’idea che Rovigo potesse dimostrarsi solidale, rendendo alla portata di tutti un rito così semplice e diretto che non tutti possono però permettersi e che marca quindi la differenza tra chi ha e chi non ha nulla. In collaborazione con Confcommercio abbiamo pensato di approfittare del Natale per invitare la città di Rovigo a fare propria questa tradizione partenopea. Fino al giorno di Natale sarà infatti possibile pagare una consumazione in più presso alcuni bar del centro che aderiscono all’iniziativa; dal 26 Dicembre le persone che accedono ai nostri servizi potranno consumare ciò che è stato generosamente lasciato per loro in sospeso. Ad oggi sono dieci i bar del centro che aderiscono all’iniziativa e che espongono sulla loro vetrina il logo del progetto: Bar Ilary di via Mazzini, Decanter di via Badaloni, Le Chat noir di via Silvestri, Bar Baribal e Bar Miani di via Miani, Bar Carducci, Daiquiri, Quarto di Luna e Bar Disinvolti del Corso del Popolo. La nostra speranza è che dopo questa prima fase di sperimentazione si crei nei bar e nei loro clienti affezionati l’abitudine a lasciare una consumazione già pagata per chi è meno fortunato e non può permettersi il rito del caffè e che quindi “Il caffè con il cuore” si trasformi da inziativa natalizia a tradizione solidale.
Un caffè con il Cuore
