24 Luglio 2015

Parrocchie

Proposte della Caritas diocesana rivolte alle Parrocchie

La Caritas diocesana he nel suo statuto lo specifico compito di essere da supporto e stimolo alla costituzione e alle crescita delle Caritas nelle comunità cristiane. In questi anni la Caritas diocesana ha svolto questo suo compito principalmente attraverso la proposta di formazione e di accompagnamento. Decine i corsi proposti, sia a livello centrale che direttamente nelle vicarie e nelle parrocchie. Di seguito i principali temi trattati nei nostri corsi:

Sviluppo di comunità

Negli ultimi anni la nostra Diocesi ha avviato un percorso finalizzato a ridefinire la propria presenza di annuncio nel territorio polesano. Al fine di supportare questo processo la Diocesi ha avvito una collaborazione con il Centro studi Emmaus; la Caritas diocesana è attiva e presente in questo percorso e ad esso ha voluto affiacare la propria esperienza nei processi di sviluppo di comunità, avviati tramite l’esoerienza di XLAB.

Oggi la Caritas propone alle parrocchie e ai volontari che nelle parrocchie hanno ricevuto il mandato dell’animazione di partecipare a un percorso formativo sullo sviluppo di comunità, ma che vuoe essere un cantiere aperto sulle esperienze di comunità: XLAB.

Servizi segno e Centro di Ascolto

Animare non significa solamente annunciare il Vangelo con le parole, ma, come insegna Gesù stesso, anunciare la buona notizia del regno a partire ai gesti e dalle opere. Una comunità cristiana che voglia testimoniare la propria adesione a Cristo non può non avere qualche servizio di prossimità e di vicinanza ai poveri.

Spesso si tratta di servizi di distribuzione di alimenti, di vestiario, a volte di piccoli oggetti o mobilio; in ogni caso a monte di queste attività, vi è una attività di ascolto e di incontro relazionale con chi chiede aiuto e si rivolge alla parrocchia. Spesso esiste nelle parrocchie un vero e proprio Centro di Ascolto. La Caritas diocesana è attiva nel sostenere e nel formare nuovi volontari, mettendo a disposizione anche strumenti quali OSPOweb e tutta la modulistica sulla privacy necessaria a prendersi cura nel modo più corretto delle persone.

OSPOweb

Il software OSPOweb ha l’obiettivo di sostenere in maniera più efficace l’attività di raccolta dati relativa alle persone in difficoltà da parte dei Centri di Ascolto e degli Osservatori delle Povertà e delle Risorse promossi dalle Caritas diocesane. Promosso e gestito da Caritas Italiana, è offerto in uso alle Caruitas diocesane.

Rispetto alla normativa sulla privacy (Regolamento UE 2017/679), va precisato che la titolarità del trattamento dei dati è condivisa in modo congiunto tra Caritas Italiana e la diocesi di Adria-Rovigo, che diventano entrambe Contitolari del trattamento dei dati raccolti.  A tale scopo è previsto un “Accordo di contitolarità nel Trattamento dei dati personali”, redatto ai sensi dell’articolo 26 del suddetto regolamento. Intale accordo rientra anche il braccio operativo della diocesi, Il Manto di Martino, che per le parrocchie che vi aderiscono può mettere a disposizione la piattaforma.

I centri di Ascolto parrocchiali che intendono avvaleri del sitema devono perciò perfezzionare alcuni passaggi:

  1. chiedere l’adesione come parrocchia alla associazione Il Manto di Martino;
  2. individuare tra i propri volontari un incaricato per la privacy;
  3. seguire il corso di formazione proposto dalla Caritas diocesana sull’uso del sistema OSPOweb;
  4. redarre, in collaborazione con Il Manto di Martino, la documentazione necessaria.

Per l’adesione all’associazione Il Manto di Martino è necessario compilare il seguente modulo e inviarlo alla mail associazione@ilmantodimartino.it e in cc a direzione@caritasrovigo.org.

Progettazione

La diocesi ha incaricato la Caritas diocesana di supportare le parrocchie nella progettazione e realizzazione di servisi segno e di piccole progettualità. Clicca questo link e vai alla sezione del sito dedicata.

Perché l’impegno nella comunità parrocchiale

In questi ultimi anni la Chiesa italiana ha dedicato molte energie ad approfondire la condizione della parrocchia e trovare le indicazioni pastorali per riproporla come espressione moderna di “Chiesa che vive tra le case degli uomini”.

Quando utilizziamo il termine carità non possiamo riferirlo solo agli atti buoni e solidali del credente, ma alla forma relazionale che assume la fede quando si incontra con la realtà degli altri. Infatti, la radice della carità è il Vangelo di Gesù che rivela il volto amoroso del Padre, la vita di comunione della Trinità stessa e si dona nel gesto eucaristico.

A partire da questa sorgente, il cristiano testimonia l’amore in due direzioni: una interna alla comunità per rifarne con l’amore il tessuto cristiano e l’altra verso l’esterno, verso la società attraverso il dialogo e il servizio al bene comune.

Ci sono delle connessioni significative, nella vita di una comunità cristiana, tra il grado di comunione dei suoi membri e la carità da essi praticata, così come tra l’esercizio della missionarietà e quello della carità. Proprio per questo, perché la dinamica della carità si apra al servizio universale, occorre sostare accanto e accompagnare quei rapporti che “normalmente” esistono e si instaurano tra i membri di una comunità e tra questo ultimi e tutti coloro che abitano nel territorio parrocchiale.

La credibilità di una parrocchia-comunità dipende infatti dalla comunione che sa testimoniare.